Bacco nelle gnostre: convegno inaugurale nella smArt rosè winery
Con il convegno inaugurale tenutosi ieri, presso il Chiostro delle Clarisse, la cittadina nocese ha ufficialmente aperto le porte alla quindicesima edizione di “Bacco nelle gnostre.” La manifestazione enogastronomica autunnale, la cui fama varca i confini regionali, è stata insignita, nel corso degli anni, di importanti riconoscimenti ed è candidata quest’anno al premio nazionale “Italive- il territorio dal vivo”.
Il successo di “Bacco” non risiede unicamente nel numero dei visitatori, circa 100 mila ogni anno, ma anche e soprattutto nell’efficace attività di promozione territoriale, che ogni anno esercita, accendendo i riflettori sulla murgia e sulle sue caratteristiche risorse. Una formula perfetta dunque, che fonde agricoltura, ambiente e turismo. Questi tre aspetti sono stati al centro del convegno d’apertura, tenuto da autorità locali e regionali ed alcuni dei massimi esponenti del settore e, moderato dal presidente dell’associazione giornalisti agricoltura Puglia, Michele Peragine.
L’importanza dell’evento, già sottolineata dal sindaco Domenico Nisi, è stata ribadita dal senatore Liuzzi: “Bacco nelle gnostre è un contenitore straordinario di gastronomia ed intrattenimento che per importanza, può esser paragonato alla ‘Notte della Taranta’. Nasce e si sviluppa nella nostra cittadina, grazie all’impegno e alla dedizione di tutti coloro che, ogni anno si spendono per la sua organizzazione. La notorietà acquisita nel corso del tempo, ha incentivato fenomeni di emulazione, ma allo stesso momento, convinto della qualità del prodotto”.
Un prodotto che si migliora anno dopo anno, arricchendosi di novità; tra le ultime, l’abbinamento al “Concorso Enologico Nazionale Rosati di Italia”. “Il concorso è stato realizzato dalla Regione Puglia e autorizzato dal Mipaaf” ha spiegato Michele Peragine. Nell’area “smArt rosè winery” allestita presso il Chiostro delle Clarisse, sarà quindi possibile prendere parte a percorsi guidati dal personale Ais (Associazione Italiana Sommelier) e volti alla riscoperta delle migliori etichette di rosato. “Il laboratorio garantirà un approccio sensoriale impari al rosato” assicura Lucia Nettis, responsabile della segreteria nazionale dei vini rosati d’Italia. “La valorizzazione del vino, dal novello al rosato, è questo il segreto del successo di questa manifestazione.” ha dichiarato Leonardo Palumbo dell’Associazione Enologi, complimentandosi con il team operativo.
Convinto del carattere distintivo e identitario che la manifestazione riveste per la regione Puglia, anche il senatore della Repubblica Dario Stefano, che assente al convegno, ha espresso le sue considerazioni con una lettera affidata alla giornalista Annalisa Campanella. Il senatore esalta l’immagine di una Puglia costruttiva, impegnata in prima linea nella promozione ambientale e nella salvaguardia paesaggistica. Contributo non indifferente alla nascita di Bacco è stato accordato dall’AIS Puglia, “il nostro compito è stato principalmente quello di aver promosso una cultura enologica. La stessa cultura nel corso del tempo è stata irrobustita e portata ai massimi livelli con la manifestazione enogastronomica di “Bacco Nelle Gnostre” ha precisato il presidente regionale AIS Vito Santececere . A seguire gli interventi di Pietro Spagnoletti della Coldiretti, Paolo D’Onghia, assessore alle attività produttive del Comune di Noci , Giuseppe D’Onghia dirigente area politiche per lo sviluppo rurale, regione Puglia e la giornalista Liana Plantone, che ha concluso con una massima di grande impatto mutuata dal nostro direttore onorario Giovanni Miccolis, “Per Bacco, Bacco, Bacco!”.